
Nuova ISO 9001: disponibile il DIS luglio 2025
Verso la nuova ISO 9001…
Per quanto mi riguarda, il richiamo della tematica “qualità” è sempre forte. Mi fa piacere quindi, come sempre, mettere a disposizione le mie riflessioni, senza filtri.
La ISO 9001, malgrado tutto, sta dimostrando di essere lo strumento di base per garantire un minimo comune denominatore a livello organizzativo per le imprese.
La certificazione ISO 9001 è ormai quasi scontata per le grandi imprese, mentre per le piccole rappresenta ancora un ostacolo, a causa del timore – fondato – di costi elevati e di un impatto burocratico non compensato da reali vantaggi organizzativi e gestionali.
La norma già da tempo rende possibile fare sistemi snelli ed efficaci (su questo aspetto ho portato alcune mie riflessioni nell’articolo: “ISO 9001 e Sistema Qualità: valutazione dell’utilità direzionale e organizzativa”.
La sostenibilità è ormai un requisito imprescindibile, ma è la continuità a costituire la base di ogni altra scelta: la ISO 9001 fornisce il quadro per costruirla.
Devo essere sincero: rileggerla con attenzione mi conferma la validità della norma e il suo valore potenziale. Ci sono aspetti che raramente vengono attuati o valutati con serietà, ma che sono di grande interesse sul piano organizzativo e che, al di là delle modifiche, mi piacerebbe elencare e discutere più a fondo.
Vuoi una provocazione? Il punto 7.1.1 a) è tremendamente importante! (Valutare la capacità delle risorse e i vincoli). Lo hai mai davvero affrontato?
Se volessimo stilare un elenco dei punti meno affrontati – ma potenzialmente tra i più interessanti, per i più coraggiosi – questi sono, a mio avviso, quelli su cui varrebbe davvero la pena ragionare: 6.1.2, 6.2.1 e 6.2.2, 6.3, 7.1.1, 7.1.5.1, 7.1.6, 7.3 d, 7.4, 8.1, 8.3.2, 8.4.2, 8.5.5, 8.6, 9.3.2 d, 9.3.3 c, 10.2.1.”
Devo dire che le modifiche introdotte finora non mi sembrano particolarmente significative e, per me, questo è un bene: si conferma così la solidità e la maturità della norma.
Il CD resta comunque un primo draft, destinato con ogni probabilità a subire ulteriori rivisitazioni.
Rispetto al documento di indirizzo, non mi pare che siano stati recepiti, almeno per ora, molti degli spunti che erano stati proposti. Questo è l’articolo che avevo scritto all’epoca: “Come sarà la nuova ISO 9001?”.
Mi sarei aspettato, ad esempio, qualche variazione sulla progettazione, in particolare riguardo ai metodi con cui considerare il fine vita, la riciclabilità, la circolarità e la riparabilità. Per ora, però, non c’è nulla.
Allo stesso modo, sul tema della valutazione dei fornitori avrei esteso l’analisi dei rischi anche a loro.
Il percorso di revisione della nuova ISO 9001
- *WD* Dicembre 2023 / febbraio 2024
- *CD* Marzo / luglio 2024
- *DIS* Agosto 2024 / Maggio 2025
- *FDIS* Giugno / ottobre 2025
- *IS* Novembre / Dicembre 2025
Ma vediamo cosa cambia con il nuovo documento disponibile…
Il DIS della ISO 9001
Punto 4.1 comprendere l’organizzazione e il suo contesto
È stata aggiunta l’indicazione di considerare, tra i fattori rilevanti, anche quelli legati al cambiamento climatico.
Resta invece invariato il fatto che non è necessario effettuare analisi dei rischi quantitative né produrre documenti formali.
>> Avevo già fatto qualche riflessione sul tema analisi dei rischi in questo mio articolo:
“L’analisi del contesto e dei rischi”. <<
Punto 4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate
Determinare le parti interessate diventa un sottopunto unico, con i relativi requisiti rilevanti per il sistema qualità (nota: non aggiunge nulla di nuovo!).
È presente inoltre la precisazione che le parti interessate possono avere interesse anche rispetto al cambiamento climatico.
- Punto 4.4 Sistema di gestione per la qualità e relativi processi
Al punto 4.4.2 sono state modificate alcune formulazioni:
– Informazioni documentate disponibili’ sostituisce ‘informazioni mantenute per il funzionamento dei processi’.
– Disponibilità di informazioni documentate per avere la certezza che i processi si svolgano come pianificato’ sostituisce ‘conservazione e fiducia.
Non so se ci sia un ragionamento più complesso dietro queste modifiche, a me non sembra.
Spero che non vengano interpretate come un motivo per complicarsi la vita con la documentazione da sviluppare – e direi proprio di no.
Comunque, se si volesse esprimere un concetto diverso, sarebbe meglio dirlo in modo più chiaro.
- 5 Leadership 5.1.1 Generalità
Sono stati inseriti nuovi punti ai primi posti nell’impegno della Direzione:
1. Promuovere etica e integrità (sparito nei punti del DIS, ma inserito nelle note)
2. Determinare e mettere in atto mission, visione e valori, promuovendo una cultura della qualità in linea con essi (sparito nel DIS)
3. Rendere conto dell’efficacia del sistema di gestione
Riguardo a mission, visione e valori: è un concetto interessante, ma se non viene spiegato rischia di diventare un esercizio di stile o uno strumento poco utile (un “cannone in mano a un bambino”). Per fortuna, nel DIS non è più presente.
Quindi, nel complesso, secondo me non cambia molto.
- 6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità
Il punto 6.1.1 è stato spacchettato, con maggiore enfasi sull’identificazione dei rischi e sulla gestione delle opportunità di miglioramento.
Il vecchio sub c) “accrescere gli effetti desiderati” era sparito, ma nel DIS è stato reinserito.
È stata aggiunta una nota (un ‘dovrebbe’) sulla gestione delle discontinuità operative, ovvero su come valutare i rischi che possono influire sulla continuità dopo un’interruzione delle attività.
Secondo me, qui si apre un tema interessante: divenuto rilevante durante il periodo Covid e poi un po’ trascurato. Sarà importante approfondire e capire come affrontare questa questione, che non è affatto banale.
- Punto 6.1.2 Azioni per affrontare i rischi e 6.1.3 Azioni per affrontare le opportunità
Rispetto al CD2, il tema delle opportunità è stato spostato e ora ha un punto dedicato al 6.1.3.
Questo conferma l’importanza di trattare le opportunità, rappresentando una novità interessante!
- 6.2 Obiettivi di qualità e pianificazione per il loro raggiungimento
Al sub punto b), relativo al fatto che gli obiettivi devono essere misurabili, era stato aggiunto “(se praticabile)?!”.
Nel DIS, però, il “se praticabile” è stato rimosso, quindi ora è chiaro: gli obiettivi devono essere misurabili.
Avevo scritto: “Che vorrà dire non lo so, ma se un obiettivo non è misurabile come lo monitoro? Aspetto di condividere le riflessioni”. Ora direi che il dilemma è risolto.
- 6.2.2 Nel pianificare come raggiungere gli obiettivi per la qualità… Deve:
Qui, pur non essendo un concetto nuovo, voglio evidenziare la chiarezza del punto: stabilisce in modo preciso cosa deve essere fatto, chi lo farà, con quali risorse, quando e come sarà valutato il risultato.
Non è banale, ma è molto chiaro.
- 6.3 Pianificazione delle modifiche
È stato aggiunto un passaggio: le modifiche non devono solo essere pianificate, ma è necessario assicurarsi che producano i risultati previsti.
Inoltre, sono stati introdotti due sottopunti sul monitoraggio dell’efficacia dei cambiamenti e sul riesame dei risultati.
È un aspetto interessante, perché implica stabilire gli obiettivi dei cambiamenti. Ma, diciamolo sinceramente: quanti di noi applicano e verificano davvero questo punto?
- 7.1.3 Infrastruttura
È stata aggiunta una nota che invita a considerare come infrastrutture anche tutte quelle necessarie per lo svolgimento delle attività in modalità di lavoro remoto.
- 7.1.4 Ambiente per il funzionamento dei processi
Rispetto al CD2, è sparito il riferimento in nota al tema dell’IA e delle tecnologie.
Per quanto riguarda l’ambiente, rimane il tema del comportamento etico, in aggiunta ai consueti requisiti, sostanzialmente allineati con la valutazione dei fattori sociali, psicologici e fisici sul lavoro.
- 7.1.6 Conoscenza organizzativa
Punto confermato, con maggiore enfasi sulla condivisione delle informazioni.
Le note specificano le diverse fonti.
A mio avviso, si tratta di un punto molto importante, che spero possa essere maggiormente valorizzato in futuro.
- 7.2 Competenza
Punto rafforzato con un “Devono essere disponibili” informazioni documentate delle competenze.
- 7.3 Consapevolezza
Sulla consapevolezza, oltre alla politica, al proprio contributo sull’efficacia del sistema e alle implicazioni delle non conformità, si aggiungono anche i pertinenti obiettivi relativi alla qualità, alla cultura della qualità dell’organizzazione e al comportamento etico.
Non è un punto banale! Se approfondito seriamente, potrebbe mettere in difficoltà molte aziende, poiché ad oggi l’evidenza di tali consapevolezze non è facilmente reperibile.
Per affrontare questa situazione, oltre a svolgere le attività previste, sarebbe necessario prevedere formazioni dedicate o un documento aziendale specifico?
- 8.2.1 Comunicazione con il cliente
È stato aggiunto il subpunto e), che prevede di includere informazioni sulla gestione delle situazioni di emergenza legate a interruzioni di servizio. Un tema importante!
La nota specifica che la comunicazione può avvenire tramite diversi mezzi – siti, mail, riunioni, ecc. – ma il punto critico ora è come conservare queste evidenze e garantirne la disponibilità in caso di necessità: documentale!
- 8.3.1 Generalità (del processo di progettazione)
Interessante nota aggiunta sul fatto che la pianificazione del processo (verifiche, riesami e validazioni) può essere flessibile. Era ora!
- 10.1 Miglioramento continuo
Sono stati aggiunti un paio di capoversi all’inizio che sottolineano l’importanza del miglioramento continuo della efficacia, idoneità ed adeguatezza del sistema (che prima era tra le azioni, ora tolto).
Tra le azioni è stato aggiunto il punto b per le azioni riguardanti le esigenze e le aspettative future.
Nella nota si specifica che il miglioramento può essere incrementale o “dirompente”.