
Come si calcola il valore aziendale
Quanto vale la tua azienda? Sai rispondere a questa domanda? In questo articolo vediamo insieme Come si calcola il valore aziendale.
Valutare correttamente un’azienda è un processo complesso che richiede competenze tecniche e una profonda comprensione del contesto economico e aziendale.
Per ottenere una valutazione accurata, è essenziale utilizzare un approccio multidimensionale, combinando diversi metodi di valutazione e tenendo conto sia degli aspetti quantitativi che qualitativi.
Evitare sovrastime o sottostime è cruciale per presentarsi in modo credibile agli investitori e massimizzare le opportunità di finanziamento e crescita.
Un passo fondamentale
La valutazione aziendale è un passo fondamentale per ogni impresa che desidera crescere, attrarre investitori o pianificare una vendita futura.
Conoscere il valore della propria azienda non è solo una necessità per chi cerca finanziamenti, ma rappresenta anche una importante leva strategica per orientare le scelte aziendali e posizionarsi in modo competitivo sul mercato.
La valutazione, infatti, offre una visione chiara del valore economico dell’impresa, tenendo conto sia degli aspetti quantitativi che qualitativi.
Il Contesto Italiano e la Sottocapitalizzazione
In Italia, molte piccole e medie imprese (PMI) sono caratterizzate da una sottocapitalizzazione cronica, che le rende vulnerabili alle fluttuazioni del mercato e limita le loro possibilità di crescita.
Questo contesto ha spinto molte imprese a esplorare fonti di finanziamento alternative al sistema bancario tradizionale, come il capitale di rischio.
Tuttavia, per attrarre investitori esterni, è essenziale presentare un quadro chiaro e convincente del valore dell’azienda.
L’Importanza del Capitale di Rischio
Il capitale di rischio gioca un ruolo cruciale nello sviluppo imprenditoriale, specialmente in un contesto di mercato globalizzato e altamente competitivo.
Questo tipo di finanziamento, non legato ai tradizionali prestiti bancari, permette alle imprese di accedere a risorse necessarie per espandersi, innovare e competere a livello internazionale.
Per accedere a tali capitali, una valutazione accurata e trasparente dell’azienda è essenziale.
Cos’è il Valore Aziendale?
Il valore di un’azienda rappresenta quanto un potenziale acquirente sarebbe disposto a pagare per acquisirla.
Questo valore non è semplicemente la somma delle attività e delle passività, ma riflette anche la capacità dell’azienda di generare redditi futuri.
Una valutazione accurata deve considerare la prospettiva di redditività, la capacità di generare flussi di cassa, e i rischi associati a tali previsioni.
Principi Italiani di Valutazione
I Principi Italiani di Valutazione, pubblicati dall’OIV (Organismo Italiano di Valutazione), forniscono linee guida per la valutazione delle aziende.
Secondo i Principi Italiani di Valutazione, il valore di un’azienda è il risultato di un giudizio ragionato, basato su stime che devono essere motivate e oggettive.
La valutazione deve essere trasparente e condivisibile, basata su criteri che possono essere compresi e accettati da altri esperti indipendenti.
5 Metodi per calcolare il Valore Aziendale
Esistono 5 diversi metodi per calcolare il valore aziendale, ognuno con i propri vantaggi e svantaggi.
Questi metodi includono:
- il metodo reddituale
- il metodo patrimoniale
- il metodo finanziario
- i metodi misti
- i metodi basati sui multipli di mercato
La scelta del metodo più appropriato dipende dalle specifiche caratteristiche dell’azienda e dalle finalità della valutazione.
1 – Il Metodo Reddituale
Il metodo reddituale si basa sul principio che il valore di un’azienda dipende dalla sua capacità di generare redditi futuri.
Questo metodo valuta l’impresa in base ai redditi attesi, scontati a un tasso che riflette il rischio dell’investimento.
Uno degli aspetti critici di questo metodo è la scelta del tasso di sconto, che può influenzare significativamente il valore stimato.
2 – Il Metodo Patrimoniale
Il metodo patrimoniale valuta l’azienda in base al suo patrimonio netto, ossia al valore delle attività meno le passività.
Questo metodo è considerato più oggettivo, poiché si basa su elementi tangibili e verificabili, come i beni e i debiti dell’azienda.
Tuttavia, uno dei limiti principali è che non tiene conto della capacità dell’azienda di generare redditi futuri.
3 – Il Metodo Finanziario
Il metodo finanziario, noto anche come metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF), stima il valore dell’azienda in base ai flussi di cassa futuri, attualizzati al presente.
Questo approccio richiede una stima accurata dei flussi di cassa che l’azienda potrà generare negli anni futuri, basata su un piano industriale solido e credibile.
La credibilità del piano prospettico è cruciale per la validità di questo metodo.
4 – I Metodi Misti
I metodi misti combinano elementi del metodo patrimoniale e del metodo reddituale.
Questi metodi cercano di valorizzare sia il patrimonio dell’azienda sia la sua capacità di generare redditi futuri.
L’adozione di un metodo misto può mitigare alcuni dei limiti associati ai metodi puri, ma introduce un alto grado di discrezionalità, che può influire sulla precisione della valutazione.
5 – Il Metodo dei Multipli di Mercato
Il metodo dei multipli di mercato è ampiamente utilizzato per la valutazione delle aziende, soprattutto in contesti in cui esistono dati comparabili di altre aziende simili.
Questo metodo si basa su multipli come l’EV/EBITDA, che mette in relazione il valore dell’azienda con il suo EBITDA.
È un metodo semplice e immediato, ma richiede attenzione nella scelta delle aziende comparabili per evitare distorsioni nella valutazione.
Matematicamente il multiplo è un rapporto il cui numeratore è generalmente rappresentato dal valore dell’azienda, mentre il denominatore è rappresentato da una variabile in grado di riassumere in sé la capacità dell’azienda di produrre ricchezza.
Il multiplo più utilizzato è l’EV/EBITDA (Enterprise Value/Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization), ma si può utilizzare qualsiasi multiplo che abbia un significato economico e che possa essere applicato anche ai competitors.
(NOTA: con “Enterprise Value” si intende un metodo di valutazione di un’azienda quotata che corrisponde alla capitalizzazione di borsa più l’indebitamento finanziario netto.)
Questi multipli servono a collegare il rapporto tra il prezzo corrente e i dati di bilancio della società oggetto di analisi.
Definiti i termini del rapporto cioè il numeratore ed il denominatore, si dovrà considerare la necessità di doverli rettificare, aggiungendo la posizione finanziaria netta (PFN) ai fini della valutazione.
Infatti il denominatore del rapporto (EBITDA) è il frutto della gestione operativa dell’azienda vale a dire del capitale operativo investito, che risulta finanziato in parte con il capitale proprio (equity) ed in parte con quello di terzi (debt).
È evidente che le risorse di terzi devono essere rimborsate e di questo infatti la valutazione tiene conto nel momento in cui include nella stima la posizione finanziaria netta (PFN) sottraendola.
Esempio Pratico di Valutazione con EV/EBITDA
Per illustrare il metodo dei multipli di mercato, consideriamo un esempio pratico.
EV | EBITDA | EV/EBITDA | VALORE | |
Società A | 200.000 | 10.000 | 20 | |
Società B | 300.000 | 25.000 | 12 | |
Società C | 250.000 | 18.000 | 14 | |
Media EV/EBITDA | 15 | |||
EBITDA della target | 14.000 | |||
EV/EBITDA azienda target | 214.148 | |||
PFN azienda target | -5.500 | |||
Valore azienda target | 208.648 |
Supponiamo di valutare un’azienda con un EBITDA di €14.000. Utilizzando un multiplo medio EV/EBITDA di 15, il valore dell’azienda (EV) sarebbe di circa €214.148.
Sottraendo la posizione finanziaria netta (PFN) di €5.500, otteniamo un valore finale di €208.648.
Questo esempio dimostra come il metodo EV/EBITDA possa fornire una stima rapida e relativamente accurata del valore aziendale.
Considerazioni sui Multipli di Mercato
Sebbene i multipli di mercato siano utili per una valutazione rapida, presentano alcuni limiti.
Le aziende comparabili non sono mai identiche, e le differenze nei cash flow, nella crescita e nel rischio devono essere considerate.
Inoltre, il “market mood” può influenzare i valori di mercato, portando a valutazioni che riflettono eccessiva euforia o pessimismo, piuttosto che il reale valore dell’azienda.
>> Ottimizzazione del Capitale Circolante e Sviluppo Aziendale <<
Vantaggi e Svantaggi dei Metodi di Valutazione Aziendale
Ogni metodo di valutazione ha i suoi vantaggi e svantaggi.
I metodi reddituali e finanziari sono più adatti a valutare la capacità di un’azienda di generare redditi futuri, mentre i metodi patrimoniali offrono una visione più oggettiva del valore degli asset aziendali.
I metodi misti cercano di bilanciare questi aspetti, mentre i multipli di mercato forniscono una valutazione basata su dati comparabili.
Tuttavia, nessun metodo è perfetto, e la scelta del metodo dipende dalle specificità dell’azienda e dagli obiettivi della valutazione.
Come valutare gli Asset Intangibili di un’azienda: il metodo RiskOne® Intangible
La Valutazione degli Asset Intangibili “Specifici”
Oltre agli asset tangibili, è fondamentale considerare gli asset intangibili, come brevetti, marchi e il brand aziendale, che possono avere un impatto significativo sul valore dell’impresa.
Tuttavia, la valutazione di questi asset richiede metodi specifici e complessi, che vanno oltre il semplice calcolo matematico e richiedono l’intervento di società specializzate in questo ambito.
La Valutazione degli Asset Intangibili “Organizzativi”
Un aspetto spesso trascurato nella valutazione aziendale è il valore degli asset intangibili organizzativi, che includono elementi come strategia, struttura organizzativa, competenze, e digitalizzazione.
Il metodo RiskOne® Intangible, ad esempio, valuta 49 asset organizzativi suddivisi in 11 ambiti, assegnando a ciascuno un punteggio di importanza e un giudizio sullo stato dell’azienda con l’obiettivo di incrementare il valore dell’azienda qualora questa abbia “capitalizzato” tutti gli asset intangibili organizzativi.
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